Dentifrici sbiancanti: funzionano? Sfatiamo qualche mito!

Denti gialli, macchie di caffè, macchie di fumo rovinano il tuo sorriso. Hai pensato di correre subito ai ripari, comprando un buon dentifricio sbiancante. È già da un po’ che lo usi, ma non sei per niente soddisfatto dei risultati. Come mai? I dentifrici sbiancanti funzionano davvero? In questo articolo il Dr. Pigno prova a rispondere alle tue domande.

Dentifrici sbiancanti e sbiancamento dei denti

Dentifrici sbiancanti: come funzionano e controindicazioni

I dentifrici sbiancanti si distinguono dagli altri per la presenza al loro interno di micro-particelle abrasive.

La scala Vickers ne misura il grado di durezza, che ne determina il potere abrasivo. Maggiore è il grado di durezza, maggiore sarà l’azione abrasiva svolta da queste particelle sullo smalto dei denti.

Lo sbiancamento dentale è quindi il risultato di quest’azione abrasiva, che se da un lato sbianca i denti, dall’altro ne gratta gradualmente via lo smalto, rischiando di rovinarli.

Questo è il motivo per cui i dentifrici sbiancanti non dovrebbero mai essere utilizzati per più di due o tre settimane consecutive. Se a questo aggiungiamo l’incertezza relativa alla riuscita del trattamento, capiamo perché suggeriamo di non riporre troppa fiducia in questo tipo di dentifrici.

Perché i dentifrici sbiancanti non sempre funzionano

Se ti stai chiedendo quali sono i fattori che incidono maggiormente sulla riuscita del trattamento, te ne segnaliamo subito uno: il tipo di discromia.

La discromia è un’alterazione del colore dei denti, che li rende esteticamente sgradevoli. Ha varie cause e può essere estrinseca o intrinseca.

Nel primo caso è superficiale e dipende dall’assunzione di particolari cibi o bevande, dall’abitudine al fumo, dalla presenza di placca o tartaro sedimentato nei denti. I dentifrici sbiancanti non sono in grado di rimuovere la placca o il tartaro, tuttavia se la discromia è superficiale, utilizzati per un tempo limitato, si dimostrano validi.

Diverso è il caso delle discromie intrinseche, per le quali i dentifrici sbiancanti si rivelano del tutto inefficaci.

Come si fa in questi casi?

L’igiene dentale aiuta a eliminare placca e tartaro, ma non a sbiancare. Se vuoi che i tuoi denti tornino ad essere bianchi, c’è solo una soluzione. La vediamo subito.

Sbiancamento professionale: denti bianchi senza controindicazioni

Lo sbiancamento dentale professionale è la miglior cura per le tue discromie.

Viene effettuato utilizzando un gel a base di Perossido di Carbammide o di Idrogeno. Prima dell’applicazione del gel, il dente macchiato viene totalmente isolato e sottoposto a un trattamento superficiale per pulirlo. Solo a quel punto è possibile procedere con l’applicazione del gel. Il suo tempo d’azione è molto breve. Nel giro di un’ora i tuoi denti saranno completamente bianchi e privi di discromie.

Non male come opzione, vero? L’avevi mai presa in considerazione?

Se sei interessato, puoi prenotare una consulenza o contattare lo Studio Dentistico Pigno per fissare un appuntamento 🙂